EUTANASIA
(dal greco εὐθανασία,
composta da εὔ-, bene, e θάνατος, morte)
E’ di poche ore fa la notizia che la Corte Costituzionale,
presieduta da Giuliano Amato, non ha autorizzato il referendum sull’eutanasia
che a mio modestissimo avviso avrebbe introdotto questa procedura tesa ad
evitare sofferenze disumane a tanti nostri connazionali.
Mi sarebbe piaciuto che il buon Giuliano avesse detto in
conferenza stampa che questa iniziativa di legge popolare confliggeva con
convinzioni profonde e che, pur condividendola in termini generali, non si é
sentito di autorizzare il referendum rimandando tutto alle Camere, che ben si è visto cosa sono state capace di
fare allorquando si tentava di eleggere il nuovo Capo di Stato! Tutti a tirar l’acqua
al proprio mulino a discapito dell’interesse nazionale.
Si accetta la morte come conclusione inevitabile della
parabola umana, si è restii ovviamente ad accettare il “ come “ se legato a
sofferenze prolungate, indicibili ed invivibili. Pensate a quanti di noi, con
la morte nel cuore hanno condotto il proprio cane alla soppressione non perché
era divenuto inutile o un peso per il suo padrone, bensì per un puro e semplice
atto d’amore verso un vero compagno di vita! Ora un cane o meglio le sue
sofferenze hanno maggior valore di quelle sopportabili da un essere umano?
Ebbene da tempo giriamo attorno a questo argomento senza prendere una decisione
forse per mancanza di coraggio, forse per non interferire con la religione,
insomma coraggio o paura la condanna alle atroci sofferenze è stata deliberata!
Si parla che la medicina abbia al suo arco frecce decisamente
appuntite per eliminare la sofferenza INDICIBILE e forse potrei anche essere d’accordo allora
mi chiedo perché nelle famiglie e nelle loro abitazioni vi sia un ammalato se
mai tetraplegico, impossibilitato a compiere la pur minima operazione, se vi
sia una ammalato di SLA se mai attaccato a tubi, a respiratori automatici, ad
alimentazione col sondino naso gastrico, con i propri familiari che a turno
montino la guardia onde essere pronti a provvedimenti di urgenza?
Gli ospedali dovrebbero essere disponibili ad accogliere
interamente questa schiera di sfortunati ed assisterli fino alla fine.
Sottrarre alle cure familiari queste persone e sottoporle ad una sedazione
profonda e prolungata fino alla loro morte inevitabile senza ricorrere alla privazione di acqua e cibo come
accadde per la povera Eluana Englaro una donna italiana che, a seguito di un
incidente stradale, ha vissuto in stato vegetativo per 17 anni, fino alla morte
sopraggiunta a seguito dell'interruzione della nutrizione artificiale.
Il quadro è terribile: l’ammalato soffre indicibilmente, i
familiari altrettanto addolorati per l’incapacità di alleviare le sofferenze e
stanchi per l’assistenza protratta per tanto tempo e…. Giuliano Amato ed i suoi
colleghi girano la testa dall’altra parte e spaccano il capello in quattro pur
di non autorizzare il referendum che a mio sommesso avviso avrebbe cambiato la
storia civile di questo Paese!
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