OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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lunedì 25 gennaio 2021

 

I GIORNI DELLA MEMORIA 

Il prossimo 27 gennaio si celebrerà la Giornata del Ricordo per non dimenticare le orribili morti causate dal nazismo e dalla pazzia quasi clinica di Adolf Hitler e dei suoi generali. Non ci sono le parole adatte per commentare un genocidio crudele, insensato e terribile. Le povere vittime di ogni età, di ogni etnia, di ogni estrazione sociale hanno incontrato la morte tra atroci ed inenarrabili sofferenze causate dalle camere a gas – dove si moriva dopo lunghissima e dolorosissima agonia – dalla fame, dal freddo e dagli stenti. Nessunissima pietà nemmeno per bimbi in tenera età. Non riesco ancora oggi a pensare che un popolo che annoverava filosofi, scrittori, psicologi e musicisti di eccelso valore abbia potuto fare crescere dei carnefici di tale malvagità che non definisco bestiale per non offendere cani, gatti e simili creature. Dopo i massacri i carnefici tornavano a casa, abbracciavano moglie e figli la cui età e fisicità erano perfettamente sovrapponibili alle povere vittime atrocemente assassinate. Si sedevano a tavola e discorrendo del più e del meno consumavano pasti deliziosi innaffiati con birre del Terzo Reich, andavano a rannicchiarsi nel caldo talamo nuziale rimettendo la sveglia per il giorno dopo per riprendere la mattanza.

Per fare tutto ciò occorre avere nel DNA quello dei più feroci barbari della storia. Hanno voglia a raccontarci i tedeschi che non hanno nulla a che fare con i loro fratelli assassini e carnefici, a dirci che di queste mattanze non ne sapevano nulla. Nella peggiore delle ipotesi sapevano e tacevano per non fare la stessa fine delle povere innocenti vittime favorita anche dalla delazione dei propri famigliari. In ogni caso un popolo esemplarmente micidiale.

Va bene allora ricordare non tanto perché questo non accada più, come in genere si suol dire. Non esiste certezza matematica di questo assunto, arriverà sempre un satana in qualche parte del mondo che per motivi economici, etnici o religiosi mette mano al coltello o al mitra per compiere la stessa orribile mattanza.

La domanda che mi pongo è questa: come mai non ricordiamo se non proprio il 27 gennaio, ma il 28, il 29 o il 30 e perché no il 31 gennaio di ogni anno i morti dei regimi comunisti maggiori? Vi paiono pochi 20 milioni di morti dell’Unione Sovietica, o i 65 milioni di morti della Cina?

Capisco bene che in guerra purtroppo è inutile contare i morti ed il modo con cui la morte è data, si sa  “”à la guerre comme à la guerre””ma quando la mattanza si pratica su civili, donne, bambini e vecchi si commette un delitto che grida vendetta a Dio e che meriterebbe essere ricordato dal momento che la mente umana tende a cancellare, aiutata dal tempo, ciò che le ripugna.

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