SIAMO SOLO NELLE MANI DI DIO
Due sono soltanto le certezze:
nessuna guerra ha mai vinto una guerriglia e nessun attentato con le
connotazione di questi ultimi potrà mai essere previsto e debellato.
Nel recente passato Corea,
Vietnam, Afganistan hanno segnato la sconfitta degli eserciti belligeranti.
Come si potrebbe mai fermare una
persona distinta, ben vestita con un cartella griffata che si accinge al check
- in e che ad un certo punto pigia un bottoncino e si fa esplodere portandosi
dietro qualche decina di innocenti persone?
Il problema non è poi tanto
tentare di scovare i Kamikaze e farli esplodere in un area semi deserta quanto
mettere assieme una coalizione internazionale ed occidentale e cercare di
annientare le organizzazioni e le persone semplicemente sospette di appartenere
all’area jihadista.
Sarà poco democratico e forse
inumano, ma andiamolo a dire alle numerosissime vittime di questi attentati, ai
loro parenti straziati e soprattutto ai feriti che porteranno per sempre i
segni della strage.
Forse i morti saranno stati più
fortunati dei mutilati e sfigurati!
I governi dovrebbero adottare
politiche restrittive al massimo della immigrazione. Non vedo perché si debba
pensare che l’Islam sia moderato e che i jihadisti siano pochi scalmanati. L’occidente
come fa a mantenere rapporti con l’Arabia Saudita che ammazza almeno una donna
al giorno con una esecuzione che ricorda la macellazione di un maiale. Donna
vestita di nero, inginocchiata al lato di una pubblica via mentre il carnefice
brandisce una scimitarra e vibra un fendente ( speriamo preciso ) che fa
rotolare a terra la testa della poveretta che prima di ricevere il colpo fatale
grida a squarciagola la propria innocenza. E che dire poi di cinque o sei
uomini dapprima decapitati con la stessa proceduta e poi innalzati con
l’ausilio di una gru e lasciati penzolare per qualche giorno!! E’ vero che
anche gli Stati Uniti applicano la pena di morte, ma questa viene eseguita con
una procedura a volte indolore ed a volte problematica, in un ambiente asettico.
Il problema è mondiale, non vi
sono zone franche, la prevenzione a volte funziona a volte non può far nulla ed
allora occorre avere un’ atteggiamento di massima allerta eliminando ogni
buonismo. Che senso ha permettere a mussulmani di entrare nelle nostre chiese
per rivolgersi al Allah ? La nostra religione ci esorta ad accogliere ed
integrare. Ebbene tutti coloro che compiono stragi atroci non arrivano con i
barconi, ma sono già in Europa da molto tempo, abitano tra di noi, ma ci odiano
ed odiano il nostro stile di vita. Il loro stile è la loro morte e quella degli altri
colpevoli solo di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Tornando alle decapitazioni
arabiche mi chiedo cosa direbbe il mondo intero se tali scene si vedessero in Times
Square ? Un terremoto di giudizi negativi e dispregiativi. Perché? Perché noi
non importiamo petrolio dagli Stati Uniti.
Ci siamo inorriditi allorquando
ci vennero mostrate le immagini del bimbo che alzava le braccia al tempo dei
nazisti e poi 70 anni dopo non diciamo nulla nel vedere le decapitazioni da
macellai in tuta bianca e barba incolta!!
Forse noi occidentali ci dovremmo
un po’ vergognare nell’aver anteposto il business alla morale ed alla umana
dignità.
Siamo in guerra e non ci saranno prigionieri.
RispondiEliminaSiamo in guerra e non ci saranno prigionieri.
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