OGNI POLITICA DOVRA' PIEGARE LE GINOCCHIA DAVANTI ALLA MORALE.
IMMANUEL KANT

La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità. (Immanuel Kant )


Cicerone:
(106 a.C. 43 a.C. )

"LE FINANZE PUBBLICHE DEVONO ESSERE SOLIDE, IL BILANCIO DEVE ESSERE EQUILIBRATO, IL DEBITO PUBBLICO DEVE ESSERE RIDOTTO, L'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE COMBATTUTA E CONTROLLATA, E GLI AIUTI AI PAESI STRANIERI DEVONO ESSERE RIDOTTI AFFINCHÉ ROMA NON FALLISCA. LE PERSONE DEVONO ANCORA IMPARARE A LAVORARE INVECE DI VIVERE CON L'ASSISTENZA PUBBLICA.


La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una Prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù. Aldous Huxley

Le regole di maggioranza funzionano solo se si considerano anche i diritti individuali: non si possono avere cinque lupi e una pecora che votano su cosa cucinare per cena. (Larry Flynt)

NON E' UNA COLPA DESIDERARE UN ATTIMO DI PACE ALMENO AL TRAMONTO DELLA VITA. ( JOHN LE CARRE' )

Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

IL MEGLIO E' NEMICO DEL BENE!!

CONTRA FACTUM NON VALET ARGUMENTUM !!!


QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE, TUTTAVIA CHI VUOL ESSER LIETO SIA DI DOMAN NON V’è CERTEZZA



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domenica 8 maggio 2022

 LA FESTA DELLA MAMMA, LA MIA E DI TUTTE LE MAMME DEL MONDO

Oggi è la festa della mamma, meglio dire delle mamme e già la data è dolcissima, scorrevole come l’acqua del ruscello che corre verso il mare, come il delicato sciabordio di una tenue onda marina; otto maggio duemilaventidue! Non vi è in questa data una lettera aspra, è una data che si scioglie in bocca come un delizioso e morbido cioccolatino!

Mamma, la prima parola della vita e forse l’ultima! La mamma al parto piange di dolore ed il figlio o la figlia la segue nel pianto indotto da una provvidenziale sculacciata! Il bimbo si attacca al seno della mamma, sente il suo profumo, sugge il dolce latte materno e nel lungo e tenero abbraccio comincia la sua crescita.

La mamma è più presente del padre, anche se questi è amorevole e protettivo, ma è sempre lei che osserva, bacia ed abbraccia il suo figliolo. Vivendo assieme il bimbo osserva la mamma per avere il suo cenno di approvazione e da quel momento ne diventa amabilmente schiavo!

Ho perso la mia mamma quando aveva poco meno di 60 anni e la sento sempre accanto a me quotidianamente da oltre 50 anni. I sessanta anni di mia mamma mi riportano ad una poesia di Edmondo De Amicis:

A MIA MADRE

Non sempre il tempo la beltà cancella

o la sfioran le lacrime e gli affanni

mia madre ha sessant’anni

e più la guardo e più mi sembra bella.

 

Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto

che non mi tocchi dolcemente il cuore.

Ah se fossi pittore,

farei tutta la vita il suo ritratto.

 

Vorrei ritrarla quando inchina il viso

perch’io le baci la sua treccia bianca

e quando inferma e stanca,

nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

 

Ah se fosse un mio priego in cielo accolto

non chiederei al gran pittore d’Urbino

il pennello divino

per coronar di gloria il suo bel volto.

 

Vorrei poter cangiar vita con vita,

darle tutto il vigor degli anni miei

Vorrei veder me vecchio e lei…

dal sacrificio mio ringiovanita!

 

La mia mamma era dolcissima, premurosa e generosa e, pur sforzandomi, non la ricordo mai arrabbiata o semplicemente contrariata e dire che qualche volta ne aveva ben donde. E’ spirata tra le mie braccia regalandomi il suo ultimo soffio di vita.

Nel dormiveglia mattutino mi è venuto in mente un bel quadretto: una mamma, al termine di una vita dedicata alla sua famiglia e principalmente a suo figlio, muore e va direttamente in Paradiso. L’accoglie San Pietro che le dà il benvenuto e le indica il posto tra le rosee nubi alla presenza del buon Dio, ma lei tentenna e dice al Santo Portinaio di aspettare fuori dall’uscio e di entrare se non dopo l'ingresso del suo amato figlio!

Vorrei ricordare mia madre ancora in vita mentre le vado incontro dedicando a lei ed a tutte le mamme del mondo una bella ed immortale canzone cantata da Beniamino Gigli:






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